Lo studio, pubblicato sulla rivista peer review Pharmacia e realizzato dalla Società Italiana di Farmacia Clinica (SIFAC) in collaborazione con un team multidisciplinare di ricercatori delle Università Statali di Milano e Bologna, ha coinvolto più di 1000 soggetti, per un periodo di 7 mesi, restituendo una visione trasversale del modo in cui i pazienti gestiscono i loro disturbi gastroesofagei. Il sintomo più frequentemente riferito è stato il bruciore epigastrico, seguito da rigurgito acido e ripienezza postprandiale. Due terzi dei pazienti arruolati hanno riportato una frequenza degli episodi superiore a 1 a settimana, suggerendo che tali disturbi non sono acuti nella maggior parte dei casi. Per quanto riguarda la gestione del problema, la maggior parte dei pazienti cerca di gestire i propri sintomi mediante farmaci di senza obbligo di prescrizione e solo in un caso su due si rivolge al medico, in particolare quando il problema diventa persistente o grave. Rilevanti evidenze emergono dall’impiego di alcune classi di farmaci in particolare inibitori di pompa protonica (IPP), antiacidi, alginati e mucopolisaccardi. In oltre il 90% dei casi gli IPP sono stati prescritti dal medico (specialista o MMG); solo il 10% di tale classe di medicinali è stata dispensata come farmaci senza obbligo di prescrizione (richiesta paziente o consiglio del farmacista). Gli antiacidi sono risultati i più richiesti dai pazienti mentre i mucopolisaccaridi, consigliati quasi esclusivamente dal farmacista, sono stati impiegati prevalentemente per il trattamento del bruciore epigastrico.
Fonte: http://www.farmacista33.it
Keber E, Rocco P, Musazzi UM, Morselli-Labate AM, Floris NP, Pedrazzini A, Minghetti P, Giua C (2021) The management of upper gastrointestinal symptoms: A study on community pharmacies in Italy. Pharmacia 68(2): 401-409 Clicca qui per leggere lo studio