Presto i vaccini somministrati anche in farmacia?

7 luglio 2017
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I vaccini potranno essere somministrati anche in farmacia. È quanto stabilito da un emendamento al decreto vaccini, approvato ieri 6 luglio, in Commissione Igiene e Sanità del Senato, che consente la somministrazione dei vaccini da parte dei medici, con la collaborazione degli infermieri, anche in farmacia. Le modalità con cui si potrà disciplinare questa opportunità – gratuita per gli utenti – saranno poi stabilite da un Decreto Ministeriale della Salute. L’emendamento presentato da D’ambrosio Lettieri, Mandelli e Rizzotti, prevede che “i medici, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, con decreto del ministero della Salute, siano autorizzati a somministrare i vaccini presso farmacie aperte al pubblico. Sarà poi la farmacia che previo rilascio della certificazione gratuita relativa all’avvenuta vaccinazione, procede all’invio della stessa al competente servizio dell’Asl”.

Torna quindi il concetto della Farmacia dei servizi e della farmacia come primo presidio di riferimento per i cittadini, soprattutto per piccole realtà rurali o difficilmente raggiungibili. “La possibilità di somministrare i vaccini in farmacia è un’ottima novità e ne potranno beneficiare in particolare le persone che si trovano in aree isolate o disagiate” ha commentato Beatrice Lorenzin ministra della Salute. “L’emendamento rimanda a un principio previsto del Patto della Salute che riguarda la Farmacia dei Servizi – aggiunge la presidente della Commissione Emilia Grazia De Biasi (Pd) – bisogna considerare infatti che spesso, in alcune aree del paese, le farmacie rurali sono l’unico presidio sanitario nel raggio di chilometri ed è anche faticoso recarsi presso una Asl che ha sede a diversi chilometri di distanza”.

L’esame del testo in Commissione riprende lunedì sera alle 20 con l’articolo 4, e in particolare con l’emendamento che prevede l’istituzione dell’anagrafe vaccinale. Una novità particolarmente importante, commenta Patrizia Manassero (Pd), relatrice del decreto in Commissione Sanità, “perché consentirà a tutti gli italiani, dalla prima infanzia, di avere una propria storia vaccinale ma soprattutto consentirà di verificare lo stato delle vaccinazione nel nostro paese”.

L’Italia così potrebbe diventare il decimo Paese europeo a consentire la somministrazione dei vaccini in farmacia.