Reflusso gastroesofageo. Il ruolo di MMG e del farmacista

Il corso intende favorire una maggiore integrazione e comunicazione tra le varie figure sanitarie che possono prendersi cura dei pazienti con MRGE

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Reflusso gastroesofageo. Il ruolo di MMG e del farmacista

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Il bruciore retrosternale è un sintomo molto frequente, che può comparire in una percentuale variabile dal 10% al 20% nelle popolazioni del mondo occidentale e, quindi, anche in Italia. Esso, insieme al rigurgito, rappresenta il sintomo cardine della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) inquadrata dal punto di vista clinico. Secondo le linee guida internazionali, la MRGE può essere, come primo approccio, diagnosticata clinicamente solo in presenza di sintomi fortemente suggestivi come pirosi e rigurgito senza la necessità di ricorrere ad indagini strumentali in assenza di red flags (sintomi di allarme). Il farmacista di comunità rappresenta spesso la figura sanitaria più facilmente accessibile per il cittadino e, quindi, egli può avere un ruolo importante nel counseling al paziente e nella gestione iniziale della terapia; nonchè nella promozione di comportamenti dello stile di vita che possono controllare il disturbo. Il farmacista, con l’ausilio di poche domande ben orientate, deve essere messo in condizione di riconoscere i sintomi del reflusso gastroesofageo e valutare se esistono segni di possibili situazioni cliniche sottostanti (sintomi non controllati, durata dei sintomi oltre le 8 settimane, presenza di sintomi atipici ed extraesofagei) che necessitano di un consulto da parte del medico di medicina generale o dello specialista gastroenterologo. Lo scopo del corso è proprio quello di favorire una maggiore integrazione e comunicazione tra le varie figure sanitarie che possono prendersi cura dei pazienti con MRGE al fine di migliorare la gestione dei sintomi nella maniera più efficace e meno dispendiosa.

 

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AREA GASTROENTEROLOGICAECM: FAD e residenzialiFORMAZIONE