Contributi scientifici SIFAC a FarmacistaPiù

6 novembre 2021
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Anche quest’anno la Società Italiana di Farmacia Clinica (SIFAC) ha contribuito con tre lavori di ricerca condotti da farmacisti clinici e soci SIFAC alle sessioni poster e oral communication di FarmacistaPiù.

Indagine sui servizi in ambito cardiovascolare: la prospettiva del farmacista prima dell’avvento del COVID-19

In ambito sanitario, la comunicazione con il paziente rappresenta una strategia chiave per il raggiungimento di migliori risultati di salute. Per ottenere ciò, è fondamentale che le raccomandazioni del farmacista siano trasmesse in modo appropriato e recepite efficacemente. Ad oggi non sono disponibili strumenti specifici per rilevare la qualità della comunicazione tra farmacista e paziente. L’obiettivo della ricerca è stato quello di: a) testare la validità di uno strumento comunicativo farmacista/paziente di comunità; b) effettuare una valutazione preliminare della qualità della comunicazione tra il farmacista-paziente nell’aderenza alla terapia e nella gestione dei disturbi minori.
 È stato condotto uno studio prospettico trasversale tra Ottobre-Novembre 2019 che ha coinvolto coinvolte 25 farmacie dislocate in tutta Italia. La popolazione oggetto di studio era costituita da pazienti di età ≥18 anni, che afferivano alla farmacia per un disturbo minore o per terapie croniche. Per la valutazione della qualità della comunicazione farmacista paziente è stato impiegato il TEST CAT-Pharm-Com, costituito da16 domande sulla qualità della comunicazione del farmacista nell’ambito dell’aderenza alle terapie e nella gestione dei disturbi minori, valutabile da scarsa (1), ad eccellente (5). Al paziente che accettava di partecipare alla ricerca veniva chiesto di compilare in forma anonima, al termine della consulenza con il farmacista, il CAT-Pharm.Com. TEST.
 La versione CAT Pharm-Com. Test – Aderenza alla terapia, è stata testata su 364 pazienti. Il CAT Pharm-Com. Test – Disturbi Minori, è stato testato su 367 pazienti. Tra le aree d’eccellenza della comunicazione del farmacista nei due ambiti, emergono: la comprensione delle preoccupazioni di salute (eccellente nel 63,5% del campione), domande mirate e completezza di informazione (67,6%), rispetto del paziente e della privacy (78,5%), terapie e consigli mirati (65,7%), semplicità di linguaggio e giusto tempo dedicato (72,4%), verifica della comprensione delle informazioni trasmesse (62%). Fra le aree di miglioramento: la valutazione di interventi futuri compresi esami e follow-up (eccellente solo nel 44,8% degli intervistati), l’incoraggiamento al paziente a fare domande (42,5%) e una maggiore attenzione nel comunicare effetti indesiderati e interazioni (49%).
L’introduzione di strumenti di verifica della qualità della comunicazione con il paziente rappresenta un utile ausilio al farmacista di comunità per migliorare gli outcome terapeutici, promuovere l’aderenza alle terapie, fidelizzare il paziente, migliorare la qualità del servizio in farmacia e coinvolgere attivamente il paziente nelle scelte di salute.

Adattamento del communication assessment tool (CAT) per la valutazione dell’aderenza ai farmaci e la gestione dei disturbi minori nella farmacia di comunità.

Il farmacista può svolgere un ruolo rilevante nel supporto ai soggetti con malattie cardiovascolari attraverso servizi clinici, cognitivi e di telemedicina. Carenti sono i dati di real-life che rappresentano bisogni e criticità che il farmacista italiano incontra nello sviluppo di tali attività. L’obiettivo della presente indagine è descrivere la percezione del professionista riguardo esigenze e barriere nell’implementazione dei servizi cardiovascolari in farmacia.
Un questionario strutturato, suddiviso in due sezioni (A e B), è stato sviluppato da un gruppo di esperti. Sezione A, caratterizzazione farmacista e farmacia. Sezione B, formata da 29 item, indagine bisogni e fattori criticità correlati a sviluppo servizi in ambito cardiovascolare (farmacista, pazienti, aspetti pratici ed aspetti economico-finanziari). Una scala Likert (1-5) è stata impiegata per la valutazione, le risposte ottenute sono state codificate in tre livelli d’impatto: basso (1-2), intermedio (3) e alto (4-5). Il questionario elettronico è stato inviato ad un campione rappresentativo di farmacisti (ottobre 2019-gennaio 2021).
Hanno partecipato all’indagine 333 farmacisti. L’88.0% riferiva di erogare servizi in ambito cardiovascolare. Tra i fattori di criticità legati al farmacista quello a maggiore impatto, intermedio (41.1%) e alto (29.1%), riguardava la mancanza di formazione. La carenza di linee guida è un aspetto rilevante per il 41.4% (alto) dei farmacisti. La mancata remunerazione da parte del SSN (49.0%) e la scarsa propensione del paziente a pagare il servizio (50.5%) sono le criticità che impattano maggiormente tra gli aspetti economico-finanziari. Infine, la scarsa conoscenza dei servizi da parte del paziente rappresenta una criticità rilevante (intermedio 40.2% elevato 39.9%).
Emerge la necessità di implementare strumenti formativi e mettere a disposizione linee guida dedicate ai farmacisti. Il professionista deve disporre di conoscenze teoriche e protocolli validati in grado di guidarlo nell’attività di supporto al paziente. La valutazione, mediante la metodologia scientifica, degli outcome dei servizi in termini clinici ed economici è fondamentale: l’efficacia clinica ed economica di un servizio può infatti giustificare la remunerazione da parte del SSN o del paziente. Affiora infine la necessità di una maggiore sensibilizzazione verso la popolazione riguardo i servizi promossi dalla farmacia.
Tali dati, integrati con studi condotti nel periodo post-pandemico, saranno utili a istituzioni e stakeholder per comprendere meglio come strutturare le attività indirizzate allo sviluppo di servizi di telemedicina nell’ambito cardiovascolare in farmacia.

Servizio DIMACOP : management della patologia diabetica nel setting della farmacia di comunità̀

 Il diabete mellito è una patologia che può esitare in complicanze vascolari, rappresentanti le principali cause di mortalità e riduzione della QoL nei pazienti che ne soffrono. Il progetto DIMACOP (DIabetes MAnagement in COmmunity Pharmacy) nasce dalla necessità di ottimizzare il management della patologia, monitorando i principali fattori implicati nel suo controllo.
Lo studio è stato condotto da 13 farmacie in 8 regioni italiane, su un campione di 180 pazienti. I criteri d’inclusione prevedevano presenza di diabete mellito ed età >18 anni. Dopo un questionario generale e le misurazioni strumentali di glicemia ed emoglobina glicata, si valutava poi il grado di conoscenza della patologia attraverso un questionario validato (test di Batalla).
E’ emerso che nel 61% dei soggetti la glicemia non rientrava nel range ottimale e che nel 48% dei pazienti l’emoglobina glicata esulava dai valori target. Il test di Batalla ha rilevato, nel 31% dei diabetici in esame, un’inadeguata conoscenza della propria patologia.
I risultati analitici hanno delineato uno scarso controllo delle situazioni iper o ipoglicemiche, che nel paziente diabetico andrebbero evitate. Il test di Batalla ha indagato un presupposto importante per l’aderenza terapeutica, che è la health literacy, risultata ideale solo in un paziente su tre.
Tali dati hanno rappresentato il punto di partenza per il percorso educazionale, permettendo un intervento personalizzato e avvalorando il ruolo del farmacista come tassello fondamentale nell’assistenza sanitaria territoriale.