
Una recente review pubblicata sul World Allergy Organization Journal (IF 3.9), alla quale ha contribuito anche la Società Italiana di Farmacia Clinica, sottolinea l’importanza del farmacista nella gestione dell’asma e della rinite allergica, due patologie respiratorie croniche tra le più diffuse.
Fattori come l’automedicazione inappropriata e la scarsa aderenza terapeutica possono compromettere significativamente gli outcome clinici. In questo contesto, la presenza capillare delle farmacie sul territorio e la relazione diretta con i cittadini rendono il farmacista una figura chiave per:
- Educare i pazienti all’uso corretto dei farmaci (es. spray nasali e inalatori), favorendo la continuità terapeutica;
- Prevenire l’abuso di corticosteroidi sistemici e decongestionanti nasali, spesso utilizzati impropriamente in caso di rinite allergica non controllata;
- Intercettare comorbidità e indirizzare il paziente al medico quando necessario;
- Sfruttare strumenti digitali, come l’app MASK-air, per monitorare sintomi e andamento della patologia;
- Partecipare a percorsi di cura integrati, offrendo un accesso immediato ai servizi sanitari territoriali.
L’evoluzione del farmacista da semplice dispensatore a professionista clinico è supportata da una crescente formazione in ambito respiratorio e da un ruolo attivo nella ricerca. La raccolta di dati real-world e la collaborazione multidisciplinare rappresentano elementi essenziali per migliorare gli esiti clinici e ottimizzare le risorse del sistema sanitario.