In Nuova Zelanda la pillola anticoncezionale diventa un farmaco da banco

15 febbraio 2017
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Le pillole anticoncezionali diventano un farmaco da banco. Succede in Nuova Zelanda dove l’Autorità regolatoria locale, Medsafe, ha dato il via libera alla riclassificazione di questi medicinali. Per le donne che dimostrano al farmacista di possedere determinati criteri non sarà quindi più necessaria la prescrizione del medico di famiglia per acquistarli. La decisione del Medsafe è arrivata il 14 febbraio dopo aver accettato la raccomandazione del Medicine Classifications Committee (MCC), ma diverrà effettiva solo a fine febbraio quando sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. E sarà operativa solo in seguito a un’opportuna formazione dei farmacista, come si legge nel comunicato stampa rilasciato dal ministero della Salute della Nuova Zelanda.

Cruciale il ruolo del farmacista dunque, che potrà vendere l’anticoncezionale – per un trattamento di massimo sei mesi – solo alle donne con più di 16 anni, a cui negli ultimi tre anni era già stata prescritta una formulazione simile e che non presentano fattori di rischio che possono preclude l’uso continuato del farmaco, senza un controllo medico adeguato. “I farmacisti non sono autorizzati a vendere il farmaco a chi lo utilizza per la prima volta – spiega Chris James, Group Manager di Medsafe – e dovranno chiedere alle donne che ne fanno richiesta, l’autorizzazione a riferire al medico di famiglia l’utilizzo del contraccettivo orale”.

“Il Comitato ha ritenuto i farmacisti idonei alla dispensazione dei contraccettivi orali per le donne che soddisfano i criteri richiesti, con lo stesso livello di sicurezza di altri operatori sanitari” si legge ancora nel comunicato. “Il Pharmacy Council and Pharmaceutical Society dal canto suo si assicurerà che i farmacisti siano formati in maniera adeguata per la vendita dei contraccettivi orali senza prescrizione medica per le donne aventi diritto”.

In Italia, lo ricordiamo, al momento solo la contraccezione d’emergenza può essere dispensata dai farmacisti senza obbligo di ricetta medica per le donne sopra i 18 anni. Proprio per fornire al farmacista una formazione idonea per la gestione di una situazione delicata come questa, la Società italiana di farmacia clinica Sifac, aveva stilato già lo scorso anno, un Protocollo di indirizzo sulla contraccezione d’emergenza in farmacia.  Proprio grazie all’abolizione dell’obbligo di ricetta medica per la contraccezione d’emergenza, il numero di aborti in Italia è calato notevolmente lo scorso anno. Obiettivo delle Autorità della Nuova Zelanda sembra essere proprio quello di ridurre a sua volta il ricorso alla contraccezione d’emergenza facilitando l’accesso al trattamento ordinario.