Sifo: “È allarme depressione fra gli adolescenti”

24 novembre 2016
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Depressione e adolescenza. È un binomio ancora poco considerato ed esplorato nel nostro Paese nonostante secondo la Società Italiana di farmacia ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle aziende sanitarie Sifo, si tratti di una vera e propria emergenza. Da una parte infatti i casi di disturbi dello spettro psicotico, del comportamento alimentare o della personalità sembrano essere in aumento tra i più giovani, talvolta anche in compresenza di abusi di sostanze, come alcol o stupefacenti. Episodi che sempre più spesso si concludono con il ricovero. Oltre al trend in aumento però a preoccupare gli esperti è anche la mancanza di strutture dedicate agli adolescenti con questi problemi. Secondo i dati Sifo, nel 2014 sono stati 9.924 i ricoveri di adolescenti di età compresa tra i 14 e 18 anni in Italia, con una media annua di 27 ricoveri al giorno. Sul totale dei ricoveri, quasi uno su tre (il 27%) è avvenuto nei reparti di Psichiatria per adulti e non in neuropsichiatria infantile o in un reparto dedicato in modo specifico alla Psicopatologia degli adolescenti.  “In Italia c’è ancora carenza di strutture dedicate alla psicopatologia dei pazienti più giovani – sottolinea Sifo, che dal 1 al 4 dicembre, terrà a Milano un congresso sulle malattie psichiatriche e in particolare sulla depressione come crisi globale – che spesso nelle fasi acute vengano ricoverati nei reparti psichiatrici per adulti senza ricevere cure e personale ad hoc”.

“Non vogliamo ospedalizzare gli adolescenti – come ha spiegato Caterina Corbascio, direttore del dipartimento di Salute mentale interaziendale delle Asl di Asti e Alessandria – anzi, confidiamo in un potenziamento dei servizi territoriali di Neuropsichiatria. Il fatto è che ci troviamo di fronte ad una tendenza sempre crescente e i posti letto, dove servono, non ci sono. È un bisogno negletto”.

Il cambiamento del tessuto sociale, la crisi economica, l’evoluzione del quadro famigliare, ma anche le migrazioni e le adozioni internazionali in costante aumento sono tra le cause, spesso intrecciate tra di loro, annoverate dagli esperti per giustificare l’incremento di queste patologie tra i giovani e giovanissimi. “In generale la depressione è sempre più diffusa – spiega ancora Sifo – e l’Oms ha stimato che nel 2030, sarà la patologia cronica più diffusa al mondo. Il tema richiede attenzione, anche perché l’aumento della casistica comporta una crescita dei costi per il Servizio sanitario nazionale”.

Durante il congresso verranno discusse anche diverse proposte per affrontare il problema. Come per esempio creare, all’interno dei reparti psichiatrici, posti letto per adolescenti e giovani adulti, con personale dedicato e dotato di formazione specifica, dove è necessario un intervento congiunto con la neuropsichiatria infantile e la psicologia, insieme a un trattamento farmacologico appropriato.